cucire come medicina
per corpo e anima
brano tratto da : la Nonna - di Elena Barnabè
le passioni e la creatività come strumento di benessere

Si cuce bambina mia. A mano, lentamente. Gustandosi ogni onda creata con le proprie dita.
Cucire fa allontanare la disperazione?
No. Cucendo tu la decori,
la guardi in faccia,
l'affronti,
l'attraversi ....
vai oltre
Davvero è così potente cucire a mano?
Certo cara. La gente non cuce più e per questo è disperata.
Le sarte sanno che con ago e filo puoi affrontare qualsiasi situazione buia riuscendo anche a creare dei meravigliosi capolavori.
Mentre muovi le tue mani è come se muovessi la tua anima in modo creativo.
Se ti lasci trasportare dal ritmo ripetitivo del rammendo e del ricamo entri in un vero e proprio stato meditativo. Riesci a raggiungere altri mondi.
Ed il groviglio di fili emotivi dentro di te si ammorbidisce....senza fare null'altro.
Cosa s'impara cucendo?
Ad affrontare ogni punto. E basta. Senza pensare al punto successivo. Ci si focalizza sul punto presente, ad ogni cucitura. Che poi è quello che ci sfugge nella vita quotidiana. Siamo disperati perché pensiamo sempre al futuro. E così facendo il ricamo diviene disarmonico, confuso, poco curato.
Sì ma nonna... le preoccupazioni e le paure come si fanno a vincere con il cucito?
Bambina mia. Non le devi vincere.
Le devi solo accogliere. E comprenderle.
Cucendo tessi la trama della vita con le tue mani, sei tu a creare l'abito adatto a te stessa.
Cucendo ti colleghi a quel filo sottilissimo che appartiene a tutta l'umanità e ai suoi misteri.
Cucendo ti trasformi in un ragno che tesse la sua ragnatela raccontando silenziosamente al mondo tutti i segreti della vita.
Intrecciando i fili, intrecci i tuoi pensieri, le tue emozioni...
e ti colleghi al divino che è in te e che tiene in mano l'inizio del filo.